Il mancato versamento della contribuzione sulle retribuzioni pagate ai dipendenti ha rilevanza penale.
Nel caso esaminato dalla Corte di cassazione (sentenza 56432/2017) l’imprenditore a corto di liquidità ha scelto di pagare gli stipendi ai propri lavoratori omettendo il versamento dei relativi contributi.
La difesa del datore di lavoro era fondata sull’articolo 45 del codice penale: “non è punibile chi ha commesso il fatto per caso fortuito o per forza maggiore” che non ha però sortito gli effetti sperati in quanto i Giudici di merito, nonché la Cassazione, hanno ritenuto che l’imputato (Datore di lavoro) avrebbe dovuto, dinnanzi al contestuale sorgere delle due obbligazioni, accantonare le somme corrispondenti al debito previdenziale evitando il pagamento ai lavoratori dipendenti. Per la Suprema corte, nonostante entrambi gli adempimenti siano meritevoli di tutela, si sottolinea la prevalenza all’obbligo contributivo in quanto il mancato rispetto dell stesso comporta illecito penale a differenza del mancato pagamento ai lavoratori.
Gli uffici rimarranno chiusi dal 23/12 al 08/01.
Soppressione dell’obbligo dell’F24 telematico per i pagamenti superiori a 1.000,00 euro.